L’Unione montana del Baldo-Garda continua sulla strada intrapresa nel 2014. Durante la seduta consiliare del 25 giugno 2020, Maurizio Castellani, sindaco di San Zeno di Montagna, è stato rieletto presidente all’unanimità.

L’Unione Montana, come ci racconta Castellani, è nata sotto il nome di Comunità Montana, con lo scopo di svolgere funzioni al servizio dei nove Comuni che ne fanno parte e che l’hanno fondato, ovvero San Zeno di Montagna, Brentino Belluno, Brenzone sul Garda, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine, Rivoli Veronese e Torri del Benaco. Si pensò di istituire un ente unico per controllare, tra le altre cose, la salvaguardia del territorio, la manutenzione delle strade silvopastorali e il taglio dei pascoli. Inoltre si affidò alla Comunità anche la gestione delle autorizzazioni della consegna delle malghe per l’alpeggio.
La Comunità Montana, commissariata verso fine decade 2000-2010, è poi ripartita dopo qualche anno a seguito di cambiamenti legislativi sotto forma di Unione Montana.

Maurizio Castellani

Dal 2014 l’ente, seguendo la linea di Castellani, oltre alle funzioni sopra citate, ha sviluppato nuove competenze: i due maggiori interventi finora attuati sono la realizzazione della Centrale Unica di Committenza, che gestisce in modo centralizzato l’affidamento dei contratti pubblici dei Comuni aderenti, e l’implementazione di una paesaggistica integrata, che viene condotta in modo uniforme tra, per ora, quattro membri dell’Unione. Per la gestione di questi servizi l’ente può contare su un organico di 5-6 dipendenti.

Il budget a disposizione, come ci rivela il presidente, si aggira intorno ai 300.000€ annui. Questi soldi provengono in maggior parte dai paesi membri dell’Unione, divisi tra una quota fissa(≃80.000€), calcolata in base al numero di abitanti, e una quota variabile (≃130.000€), in base ai servizi erogati loro, mentre la parte restante viene erogata dalla Regione Veneto (≃60.000€).

I Comuni che compongono l’Unione Montana

Castellani illustra inoltre gli obiettivi per il prossimo quinquennio: “Mi sono ricandidato soprattutto per dar seguito ad alcuni progetti già iniziati, come ad esempio rendere il Monte Baldo un sito MAB (‘Man And the Biosphere‘), che è uno dei programmi UNESCO, per facilitare la conservazione ambientale e incentivare uno sviluppo economico sostenibile.”

“Durante la serata della rielezione” continua il presidente “è stato anche aggiornato lo statuto dell’ente alla nuova Legge regionale 2/2020, che, oltre a ridefinire e modificare formalmente le Unioni, semplifica la programmazione e ridefinisce il riparto dei fondi. Grazie a ciò, questi enti saranno destinati ad avere sempre più mansioni ed importanza per i cittadini del territorio.”



Articolo di:
Federico Guarelli
Nicola Peretti

Si ringraziano per la preziosa collaborazione anche i consiglieri comunali Carlo Gambino e Fabio Castellani (neo-consigliere dell’Unione Montana).

2 thoughts on “Unione Montana, rieletto Maurizio Castellani”
  1. Molto interessante io sono una cittadinA del territorio sono una creativa botanica realizzo erbari quadri gioielli con i fiori del Baldo e chiedo di darmi un piccolo spazio x divulgare questa tecnica saluti Luciana zanetti

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