Sabato 10 febbraio la Messa e la deposizione della corona presso il Monumetno dei Caduti
Si è svolta la mattina di sabato 10 febbraio, a San Zeno di Montagna la cerimonia del Giorno del Ricordo, riconosciuto dalla Repubblica Italiana per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani ,fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Durante la messa celebrata da don Renato nella chiesa di San Zeno di Montagna, sono intervenuti il sindaco Maurizio Castellani , Daniele Polato consigliere regionale e numerosi amministratori locali e provinciali, oltre alle forze d’armata di San Zeno di Montagna : Alpini, Fanti, e Bersaglieri anche i gruppi di Avis di San Zeno di Montagna, Generazione G e Protezione Civile hanno preso parte e sostenuto l’iniziativa.
Il momento di ricordo organizzato da un gruppo di cittadini si è svolto per il terzo anno a San Zeno di Montagna, è stato impreziosito quest’anno dalla presenza di una rappresentanza della Scuola di San Zeno che tramite la voce del Sindaco del consiglio comunale dei ragazzi e di alcuni alunni hanno ricordato l’importanza della pace tramite poesie e pensieri oltre ad un disegno realizzato dagli stessi alunni ed esposto durante la commemorazione.

Gli organizzatori infine tramite la voce del consigliere comunale Fabio Castellani hanno portato il saluto del Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Provinciale di Verona che da quest’anno per la prima volta è stata tra i sostenitori della commemorazione di San Zeno di Montagna, collaborazione che ha portato all’illuminazione di Palazzo Cà Montagna con il tricolore per celebrare le iniziative del Giorno del Ricordo.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale in Istria, in Dalmazia e a Fiume ebbe luogo uno dei capitoli più bui della storia italiana del Secolo scorso: 350.000 italiani dovettero scappare e abbandonare la loro terra, la loro vita, incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento. Una persecuzione perpetrata contro gli italiani della costa orientale dell’Adriatico. Per tanti le Foibe, cavità carsiche caratteristiche di quella terra, diventarono tombe comuni.
San Zeno di Montagna ricorda!