Gentil Direttore,
la maggioranza della precedente amministrazione di Costermano sul Garda, su proposta del sindaco Passarini aveva approvato di costruire un ponte “tibetano” che passa sopra la Valle dei Mulini. Sembra che lo si voglia realizzare anche con la nuova maggioranza, nonostante ci sia una sostanziosa contrarietà da parte della minoranza consigliare, che rappresenta la contrarietà di buona parte della popolazione.
Lo scopo sembra sia per attrarre turisti italiani e stranieri per reclamizzare Costermano. Non importa se la zona è franosa, perché è formata da ghiaia e ghiaioni, anche se non tanto tempo fa c’è stata una importante e grossa frana. Questa trovata è avversata anche da ambientalisti e tutte le Associazioni ambientaliste della provincia di Verona.
Ci sembra che certi sogni si possono realizzare in Tibet dove le condizioni delle sponde sono più solide e sono necessari. La prima parte della Valle è di Garda, mentre il ponte sarebbe dentro i confini costermanensi, ma anche l’anfiteatro “morenico” è in comune con Costermano e ci preme che l’insieme non venga rovinato dalla cementificazione che siamo molto avanti.
Un altro motivo è quello che Val dei Mulini dicono sia un patrimonio da non toccare perché testimone dell’era glaciale. Speriamo anche nella Sovraintendenza ai beni artistici, culturali, paesaggistici e naturali che intervenga ormai per “salvare il salvabile” prima che tutto sia devastato dal “dio quattrino”. Speriamo anche nella gente comune che si svegli dal torpore del consumismo prima che sia troppo tardi e prenda coscienza della difesa del “bene comune” perché il suolo e paesaggio una volta consumati non si ricuperano più.
L’ambiente naturale è la vera fonte di un sano turismo, che sempre più ama la natura e il verde.
Giancarlo Maffezzoli – Garda