Con l’avvento della primavera tornano a farsi vive le processionarie, creando non poche preoccupazioni tra i cittadini e gli avventori dei nostri boschi. Infatti nei giorni scorsi sono stati segnalati molti nidi in prossimità della “Pineta Sperane” meta gettonatissima di passeggiate sia di gente locale ma anche di molti turisti che tramite un noto gruppo social hanno segnalato il problema: “ho girato da San Zeno alla pineta dal lato del campeggio…ho preso paura dalla situazione processionaria…ma son previsti degli interventi?” ha scritto un’utente del social network creando un’interessante confronto sul tema tra timori e danni che potrebbe creare ad animali e persone.

A causare problemi non sarebbero soltanto il contatto diretto con la larva, a cui si può andare incontro toccando il bruco, ma ad esempio una caduta accidentale dell’insetto da un nido o, nel caso degli animali, il calpestamento con le zampe, ma anche i peli trasportati per via aerea, che possono dunque entrare in contatto con gli occhi o essere ingeriti o inalati.

L’infestazione del temibile lepidottero sembra quest’anno molto più grave degli ultimi anni non solo nel territorio di San Zeno di Montagna ma anche nelle zone limitrofe e si nota un’incremento in tutto il territorio nazionale. Gli esperti raccomandano la massima attenzione, soprattutto a coloro che passeggiano con bambini o con il loro amico a quattro zampe.
Possiamo raccogliere firme per scrivere all ufficio competente del Comune di San Zeno affinché risolvano il problema delle processionarie visto che nelle zone pubbliche è una loro competenza?
Io potrei raccoglierle al Camping mamma Lucia mi aiutate?