Anche a San Zeno di Montagna si sono commemorati gli italiani uccisi durante il massacro delle foibe e durante le due guerre mondiali. Giovedì 10, in una cerimonia serale, un gruppo di cittadini ha deposto due corone d’alloro in memoria di tutti gli italiani infoibati e dei caduti nei conflitti mondiali, alla presenza dell’Associazione Nazionale Alpini di San Zeno di Montagna e del gruppo fanti.
L’onoranza è iniziata alle ore 18:00 al Monumento ai Caduti di Piazzale Risorgimento con una presentazione da parte degli organizzatori e la deposizione della prima corona d’alloro ai piedi della lapide. In seguito a un minuto di silenzio, Eliana Lenotti ha letto la poesia “Cuore Spinato” di Elisa Pia De Santis:
Cadevano lentamente,
le loro vite svanivano velocemente.
L’ innocenza irrilevante
Si combinò col loro sangue.
In un battito di ciglia,
dissero addio alla loro famiglia.
In mano a Tito il crudele,
le voci si affievolivano, si facevano leggere.
Le speranze, i sogni, i ricordi,
scivolavano come lungo i fiordi.
Tutto era perduto!
Parole non ci sono per esprimere questo grande dolore,
che da allora gli italiani conservano nel cuore.
Antipatie e vecchi rancori facevano da timoni.
Paura, cuori affranti, distruzione,
questi sono i giusti vocaboli per una corretta espressione.
Il passato adesso è solo un’ombra,
una scheggia che causa una ferita profonda.
Per questo bisogna ricordare,
per non dimenticare, e soprattutto mai più sbagliare.
Il corteo si è poi spostato verso il Parco delle Rimembranze dove è stata posizionata la seconda corona d’alloro. A chiudere la cerimonia, che quest’anno è stata organizzata anche a San Zeno per la prima volta, si è tenuto un altro minuto di raccoglimento.

Il “Giorno del Ricordo” è una ricorrenza istituita con la legge 92 del 30 marzo 2004, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”. La data stabilita dalla legge per la commemorazione è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi che modificarono i confini tra l’Italia e l’ex Jugoslavia.