Dall’albore dei tempi l’uomo ha un rapporto molto stretto e simbiotico con l’acqua. Non potendone fare a meno, in qualsiasi società sono sempre stati affrontati con primaria importanza i problemi relativi al suo reperimento, al suo trasporto, alla sua conservazione e al suo utilizzo.

La Carta europea dell’acqua, approvata dal Consiglio d’Europa nel 1968, recita all’articolo 1: “Non c’è vita senza acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane”. Questa risorsa, fondamentale per le attuali e future generazioni, è stata importantissima anche per i nostri avi, che l’hanno trovata, incanalata e resa fruibile in modo sempre più semplice e comodo.

Storicamente, la zona di San Zeno di Montagna ha sempre dovuto fare i conti con riserve d’acqua molto limitate, poiché le sorgenti maggiori e i torrenti sono spesso carenti od asciutti. La comunità del paese, nel suo percorso di assicurazione dell’approvvigionamento idrico, ci ha lasciato diverse tracce più o meno visibili. Osservando e studiando i luoghi e le costruzioni adibite a questo elemento-funzione si possono ritrovare testimonianze della storia, dello sviluppo, delle caratteristiche socio-economiche, della tradizione e del pensiero del paese e dei suoi cittadini.

A San Zeno di Montagna, la costruzione di questa scacchiera idrica si è sviluppata in concerto con la fisionomia del paese, ora cittadina ininterrotta ma un tempo costituito da una serie di contrade raccolte lungo le strade e i sentieri principali. Ogni contrada era separata dalle altre da boschi o campi, ma soprattutto ogni contrada aveva la propria fontana. Oggi solo alcune di esse sono ancora visibili, e ancora meno quelle ancora in funzione. Innumerevoli sono quelle demolite o coperte per vari motivi. Da luogo quotidiano di vita e d’incontro le fontane sono pian piano diventante monumenti ornamentali a un tempo perduto.

Questo calendario 2022 raccoglie alcune immagini delle fontane, abbeveratoi, pozzi e lavatoi di San Zeno di Montagna ancora visibili. Ci auguriamo che suscitino emozioni e ricordi, ma anche voglia di preservare e valorizzare questo patrimonio, per noi così piccolo e marginale ma così prezioso e centrale per le generazioni che ci hanno preceduto.

Testo di Federico Guarelli, dall’editoriale del calendario 2022 “Le vie dell’acqua – San Zeno di Montagna”

By Federico Guarelli

Scrivo per La Voce delle Contrade fin dalla sua fondazione nel maggio 2020. Considero la trasparenza un valore fondamentale per la gestione della "cosa pubblica" e mi impegno in tal senso a diffondere e divulgare come vengono impiegate le risorse della comunità.