L’Associazione per la promozione del Monte Baldo Patrimonio dell’Umanità presieduta dal Prof. Maurizio Delibori, fra le associazioni dei Comuni Trentini e Veronesi costituitasi per raggiungere insieme l’ambito riconoscimento dall’UNESCO di patrimonio dell’Umanità con l’apporto dei Comuni. Quando c’è di mezzo la politica, quella che non ha la “P maiuscola” la procedura UNESCO subisce un primo ostacolo.

A sostenere tale proposta sono stati sei comuni: Brentino-Belluno, Brenzone, Caprino, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine, Rivoli Veronese. In un primo momento anche Garda aveva aderito con una mozione del consiglio comunale votata all’unanimità oltre tutti i Comuni Trentini che da soli erano partiti ancora anni fa con l’appoggio della Provincia autonoma di Trento.

Di recente l’Amministrazione di Garda, forse ha sentito il forte richiamo del trio e si è defilata con una delibera di giunta andandosi ad accodare agli altri Comuni: Costermano, San Zeno di Montagna, Torri che invece vorrebbero avere il riconoscimento MAB (Uomo e la Biosfera). E quando mai una deliberà di Giunta potrà annullare una mozione all’unanimità del Consiglio? Mi risulterebbe che il Consiglio è l’organo che da l’indirizzo politico alla Giunta. Mi sembra una enorme incongruenza.

Visto che la Regione Veneto emana un bando con fondi per 120.000 Euro per la candidatura UNESCO, non capisco perché i quattro si dissocino col MAB che probabilmente è più “all’acqua di rose” così “rompano le uova nel paniere” a chi ha lavorato sodo per raggiungere qualcosa di migliore e valido, per i nostri figli e nipoti? Non vorrei che il motivo sia sempre quello del “solito ritornello, sempre quello”, del cemento.

Giancarlo Maffezzoli – Garda

By La Voce dei Cittadini

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