Torna protagonista nel dibattito politico del Baldo-Garda il duello Area Mab vs. Patrimonio Unesco: nella riunione di giunta di San Zeno di Montagna del 10 dicembre è stata ri-affrontata la discussione, tramite un invito del Sindaco alle altre amministrazioni della zona ad allinearsi sulla sua posizione. Nella stessa data, le altre amministrazioni del territorio hanno invece approvato una delibera in senso opposto, per la candidatura del Monte Baldo a Patrimonio Unesco.
Nel 2016 l’Unione Montana Baldo-Garda iniziò a portare avanti il programma MaB (Man and the Biosphere) UNESCO, mediante l’attivazione di un percorso di incontri, studi, analisi economiche, studi di fattibilità, anche attraverso la collaborazione con il Politecnico di Milano. Questa collaborazione portò nel 2018 a un seminario in cui 40 studenti di 21 Paesi del mondo, tra cui una decina italiani (di cui la metà veronesi), presentarono otto diverse proposte di Piano di sviluppo del Baldo. Al termine, dopo tanti elogi a ragazzi e professori, emerse però, inaspettato un problema: il Trentino aveva già iniziato l’iter che lo dovrebbe portare nell’elenco dei Patrimoni mondiali dell’umanità e l’applicazione simultanea dei due progetti, entrambi Unesco per un’unica montagna, non sarebbero compatibile. Novità che il presidente dell’Unione, Maurizio Castellani, decise di verificare. Ed era così.
Il tema era tornato caldo tra i cittadini nel corso del 2020, fino alla fondazione dell’APS Monte Baldo Patrimonio dell’Umanità, per sostenere la strada Patrimonio Unesco. Ad agosto 2021, in un convegno presso la Funivia di Malcesine, anche i Comuni delle province di Trento e di Verona avevano deciso a maggioranza di intraprendere il percorso della candidatura Patrimonio Unesco.
Ora invece, con questa delibera, Maurizio Castellani, insieme ai sindaci di Costermano, Torri e Garda, vuole invitare ad allinearsi alla “posizione MaB” le amministrazioni di Malcesine, Brenzone sul Garda, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Rivoli Veronese, Brentino Belluno, Ala, Avio, Brentonico, Mori, Nago-Torbole, che sono invece orientate verso il Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Dalla Regione la linea sembra già ben definita con sia maggioranza che opposizione d’accordo sulla strada “Patrimonio Unesco”. La consigliera regionale del PD, Anna Maria Bigon afferma: “Undici comuni su quindici si sono espressi a favore: è quindi doveroso insistere su quel percorso“. Anche la Lega con il consigliere regionale Enrico Corsi rincara la posizione: “La maggioranza dei comuni si è espressa. Bisogna andare avanti su quella linea e concretizzare un percorso già segnato. Se quattro comuni vogliono rimanere fuori sono liberi di farlo, con tutto ciò che tale scelta comporterà“.
