“Fino al 6 di aprile saremo chiusi causa covid e dopo, dal 20 aprile, mi scade il contratto d’affitto. Quindi il rifugio rimarrà chiuso fino al nuovo bando. Al momento non sappiamo ancora quando uscirà e purtroppo è prevedibile che prima della fine di luglio non si saprà chi sarà il nuovo gestore“.
A fine aprile lo storico rifugio “Chierego”, situato ai piedi di Cima Costabella, sarà costretto a chiudere. Lo annuncia con un video sui social il responsabile, Matteo Calzà, visibilmente rammaricato. L’ospitalità era molto apprezzata dai frequentatori del Monte Baldo: la gestione era infatti sempre attenta alle iniziative, con l’organizzazione di giornate a tema ed eventi culturali.
Sono moltissimi i commenti dispiaciuti degli avventori, presi alla sprovvista da questa brutta notizia. La reazione all’annuncio sui social si divide tra incoraggiamenti per il lavoro svolto in questi anni e critiche per il ritardo nell’uscita del bando, che causerà un disservizio per tutti gli amanti della montagna.
Il precedente bando era stato affidato dall’Unione Montana Baldo-Garda 6 anni fa, ma mentre al tempo era stato pubblicato a febbraio con chiusura delle offerte il 16 marzo 2015, quest’anno non si ha ancora nessuna notizia dell’avvio della procedura; e secondo Matteo Calzà il rischio è che il nuovo gestore si conosca solo a fine luglio. Ma chiunque sia il nuovo affittuario, con la seggiovia aperta e il conseguente rilancio del Monte Baldo, lasciare il rifugio chiuso oltre la metà della stagione estiva sarebbe un grosso danno, sia per gli escursionisti che per l’attività.

Il rifugio alpino era stato eretto nel 1962 dagli attivisti del Club Alpino Italiano per celebrare il dottor Giovanni Chierego, veronese appassionato di montagna. In seguito, nell’agosto 2007, la Comunità Montana del Baldo-Garda acquistò l’immobile grazie anche ad un finanziamento della provincia. L’ente, ora Unione Montana Baldo-Garda, è quindi attualmente proprietaria del rifugio.
Il rifugio “Chierego” si trova a quota 1.911 ed è raggiungibile attraverso la strada che parte dalla località Due Pozze, costruita durante il primo conflitto bellico e percorribile solo da fuoristrada, oppure a piedi attraverso i numerosi sentieri che si snodano su entrambi i versanti del Monte Baldo. Al rifugio “Fiori del Baldo” invece, un centinaio di metri sotto il «Chierego», c’era la stazione di arrivo della ex-bidonvia Prada-Costabella, attualmente in ricostruzione.
Rilasciate a Matteo la gestione
Concordo di lasciare a Matteo la gestione perché lo merita la fatto crescere lui ,bravo e attento ai suoi clienti sempre disponibile , seppur nelle condizioni che doveva portare tutto lui su al rifugio e la strada che doveva percorrere dissestata ,e mai un aiuto x metterla in condizioni di arrivarci .Penso proprio che lo meriti lui
Sono d’accordo di lasciarlo a matteo ,se lo merita.
Ha rischiato di brutto portando su le provviste con il fuoristrada e a volte con il quood.