Gentile Direttore,
circa un anno fa a Castion di Costermano era stato presentato da due ingegneri il nuovo progetto del nuovo collettore della AGS (Azienda Gardesana Servizi) presieduta dall’onorevole Cresco. Il nuovo progetto, tra le altre innovazioni prevedeva la eliminazione dell’attraversamento sub lacuale Toscolano Maderno – Località “Brancolino” di Torri del Benaco. La sostituzione del tratto S. Vigilio – Peschiera a terra anziché in acqua e la introduzione di modifiche e nuovissimi miglioramenti tecnici per un più efficiente funzionamento. Tutti o presenti avevano capito fra le righe che in tempi tecnici sarebbero state bandite le gare d’ asta e che i lavori sarebbero prevedibilmente incominciati nel 2020. Sono lavori urgenti per scongiurare l’aumento dell’inquinamento già avanzato e andando di questo passo, i lavori in tutto il Lago progressivamente , purtroppo verso la morte del Lago, anche perché i lavori si completeranno fra non pochi anni solo per la nostra sponda. Quella Bresciana poi, sarà molto difficile prevedere, visto che ancora “discutono” tra loro, dove piazzare i depuratori. Ora un giornale riferisce che la onorevole Alessia Rotta, presidente della Commissione ambiente, Territorio e Lavori pubblici, aggiorna i sindaci rivieraschi e del entroterra gardesano veronese, che il Recovery Fund europeo prevede per il nostro Paese la possibilità di beneficiare del 37% dei 209 miliardi di euro per la “green economy”. “AGS ha provveduto ad inviare la documentazione necessaria affinchè il collettore sia inserito tra le opere finanziabili. Il nuovo collettore del Garda, ha sottolineato la presidente Rotta, ha buone possibilità d’ essere tra i progetti finanziabili dal Recovery Fund perché possiede i criteri che l’Europa chiede: la sua progettazione è in fase avanzata e i primi interventi sono previsti a partire dal prossimo anno, fatto molto positivo. visto che trai parametri introdotti c’è quello della fattibilità del progetto entro il 2026. Le linee guida elaborate dalla Commissione Ambiente prevedono una particolare attenzione alla realizzazione di infrastrutture idriche, comprese quelle di collettamento. Per questo come Commissione continueremo a dialogare con il ministro dell’Ambiente per fare in modo che siano finanziati quei progetti che rispondono ai criteri stabiliti per i quali il collettore parte in vantaggio”. I fondi messi a disposizione dal Recovery Fund, ha ribadito Angelo Cresco, presidente di AGS, rappresentano una grande opportunità per garantire che il nuovo collettore sia realizzato senza gravare eccessivamente sulla tariffe e sui cittadini”. Questa infrastruttura rappresenta il futuro dell’economia rivierasca e di quella interna. E’ fondamentale che tutti i Sindaci soci di AGS aiutino a coinvolgere le forze parlamentari, la Regione per la realizzazione del nuovo collettore un’opera necessaria per la salute del nostro Lago che è fonte di vita con il turismo per le popolazioni della riviera e quelle dell’interno.
Giancarlo Maffezzoli – Garda