Il Servizio Foreste e Fauna della PAT, ente che gestisce il servizio forestale, ha pubblicato un report di aggiornamento sui grandi carnivori del Monte Baldo. Questo studio ha accertato la riproduzione di una coppia di lupi sulla nostra montagna.
La coppia di lupi, che era arrivata dalla Lessinia, si è stabilita da circa un anno al confine tra le province di Trento e di Verona, dove il mese scorso è stata finalmente avvistata in compagnia di due cuccioli. Secondo il rapporto stilato dal dipartimento, si tratta della prima riproduzione della coppia.
Si può quindi dire che questo sia il primo branco sul Monte Baldo da molto tempo a questa parte. Studi recenti hanno infatti dimostrato che i branchi allo stato naturale consistono in una coppia seguita dai suoi cuccioli. Il branco medio è composto da una famiglia di 4-11 animali. I lupi cresciuti tendono a lasciare il branco dopo l’arrivo della maturità sessuale, quando aumenta la concorrenza con gli altri adulti per il cibo. In condizioni ideali, una coppia di lupi produce cuccioli ogni anno, con la prole che resta nel branco tra i 10 mesi e i 4 anni prima di abbandonarlo.

Solitamente i lupi si nutrono prevalentemente di ungulati di taglia grossa, come i caprioli e cinghiali, ma anche di cervi e camosci. Secondo il resoconto del Servizio Foreste e Fauna, nel mese di ottobre si è registra una sola predazione su un animale domestico, un vitello. Gli addetti dei corpi forestali hanno soprattutto rinvenuto predazioni sulle specie selvatiche.
Vista “l’emergenza cinghiali”, di cui abbiamo parlato anche in un precedente articolo, la riproduzione di questi lupi, naturali predatori, sembra essere una buona notizia. Però di contro molti allevatori potrebbero sentirsi minacciati. Sul lungo termine sarà dunque un’utilità o uno svantaggio? Solo il tempo ci potrà dare una risposta.