Come da tradizione ogni 22 agosto si svolge presso la chiesa di San Zeno di Montagna la messa in suffragio dei “Santi Mòti”, con la successiva processione. Ma chi sono i Santi Mòti e perchè si festeggiano ?

I Santi Mòti non sono altro che l’acronimo di tre santi martiri Timoteo, Ippolito e Sinforiano, tutti martirizzati il 22 agosto di tre anni diversi. Alcune reliquie di questi santi si dice che siano presenti tutt’ora nel reliquiario della chiesa di San Zeno. La Parrocchia di San Zeno di Montagna che possiede le tre reliquie sa poco o nulla si di come siano giunte a noi, la tradizione narra che siano state lasciate nel 1600 da un frate questante e da allora se ne è sempre venerata la memoria contro intemperie e pestilenze.

La Chiesa di San Zeno (foto di Nicola Peretti)

Nel 1905 in occasione della visita del Vescovo di Verona i Santi non furono venerati e verso sera si innalzò un violento temporale, e molte case furono scoperchiate e i raccolti distrutti. Inoltre in quegli anni a San Zeno di Montagna si coltivava la vite, il grano e il frumento, si raccoglieva come tutt’ora il fieno in modo da mantenere il bestiame nei mesi invernali e un danno così grande voleva dire patire la fame . Altro interessante aneddoto fu quello degli abitanti dei Monti che come si narra si fecero beffa di quelli di Montagna perché facevano festa in onore dei Santi, ma una volta caricate le loro “barusole” cariche di fieno da trasportare a casa le mule non furono in grado di trasportarle come se avessero messo le radici e ai contadini non restò altro che abbandonare il carico e tornare il giorno seguente.

Tante storie sono ancora tutt’oggi raccontate riguardo i “Santì Mòti” sta di fatto che questa tradizione è ancora viva nella nostra comunità e verrà onorata tramandata anche negli anni a venire.



Articolo di:
Monica Aloisi

Angelo Perotti

By Generazione G

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