Da molti anni a questa parte a San Zeno di Montagna annualmente si svolge la tipica tradizione che assume la denominazione di transumanza.
Intervistando un nostro coetaneo agricoltore D.C. abbiamo potuto approfondire questo tema che fino ad ora non era mai stato espresso in forma chiara.
Col termine transumanza si fa riferimento al complesso delle migrazioni stagionali del bestiame e dei pascoli di pianura a quelli delle regioni montuose e viceversa.

Mucche Verso ol Baldo (foto Marco Castellani)
Mucche verso il Baldo (foto di Castellani Marco)


Questa tradizione ha avuto nel tempo diverse tappe caratteristiche partendo dall’evento inziale della nascita risalente all’età del bronzo e del rame, circa nel 1800 A.C , e che si è successivamente protratta negli anni con alcune variazioni.
Infatti, la data in cui si svolgeva la manifestazione nel 1800 era il 23 aprile che era il giorno caratteristico dei contadini in quanto era il dies natalis di San Giorgio e terminava il 29 settembre quando le temperature iniziavano a calare e non permettevano ai pascoli e ai loro contadini di vivere in condizioni adeguate.
Col trascorrere del tempo le date sono variate, in quanto le mandrie venivano portate nelle malghe, cui sul Baldo se ne contano circa 52, ed erano i capi della malga stessa a decidere le date della migrazione, comunque si attorniano tra fine maggio e i primi di giugno.
Nonostante le diverse date di arrivo in montagna dei pascoli, il giorno scelto di ritorno non è mai variato, concludendosi sempre il 29 settembre, giorno di San Michel che è anche una giornata che si festeggia annualmente in Prada bassa .
Per l’alpeggio le mucche venivano purificate affinché tutto potesse andare per il meglio.
Il giorno di spostamento dalla pianura alla montagna, alle mucche veniva messo al collo un campanaccio che emetteva un suono gradevole per fare in modo che anche la gente venisse coinvolta in questa celebrazione.
Le malghe dove si effettuava il pascolo estivo di alta Montagna mettevano a disposizione i loro campi con la consapevolezza che l’erba fosse più salutare e proteica e il formaggio prodotto dalle mucche a sua volta fosse più buono, oggi possiamo prendere come riferimento due malghe conosciute: LE TRAURE e MALGA COLA.
In tempi recenti i malghesi vivevano questo periodo dormendo nelle casere affinché potessero svolgere vari lavori manuali durante il giorno mentre oggigiorno sono pochi i capi del bestiame che trascorrono le notti in montagna.

Mucca in montagna

Molti anni sono passati ma la transumanza verso il Monte Baldo è ancora viva nella nostra comunità, con la passione degli allevatori di San Zeno, Prada e Lumini e con il loro attaccamento alla tradizione andrà avanti ancora a lungo.

GAIA CALDERARO e MYRIAM LENOTTI
Con la collaborazione di: DENNIS CAMPAGNARI

By Generazione G

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