Da qualche giorno nella nostra comunità si è scatenato un acceso dibattito con la pubblicazione sull’Albo Pretorio di una nota di spesa riguardante una presunta fusione con Brenzone sul Garda e Ferrara di Monte Baldo, quindi abbiamo deciso di cercare i documenti citati, studiarli e provare a capirci qualcosa insieme a voi.

Imminente fusione con Brenzone e Ferrara? La realtà è ben diversa. Leggendo con attenzione si tratta infatti di uno studio di fattibilità solo rendicontato nel 2020 e realizzato invece nel 2017. Uno studio nato dall’esigenza di capire gli aspetti burocratici e amministrativi che possono produrre le fusioni di due o più enti, che nel 2017 erano un tema caldo sulle scrivanie di tutti i sindaci dei piccoli paesi, preoccupati da un possibile obbligo di fusione.

Un percorso, quello delle fusioni, che, nel 2017, era infatti all’ordine del giorno in tutti i comuni con meno di 3000 abitanti, ed è per questo, ci raccontano gli amministratori di allora, che si è deciso di iniziare a capire come funzionano le fusioni e quali sono gli aspetti burocratici da seguire. Nel 2017 sembrava che i comuni avrebbero presto avuto l’obbligo di effettuarle ed è per questo che sia la Regione Veneto che lo Stato hanno messo a disposizione fondi ed incentivi per favorirne la pratica. 
Ecco la cronistoria che abbiamo ricavato dai documenti: nell’aprile 2017 la Regione Veneto bandisce dei contributi per realizzare studi di fattibilità di fusioni tra comuni e, nel maggio 2017, il Comune di San Zeno di Montagna sottoscrive una convenzione con gli adiacenti Comuni di Brenzone e Ferrara di Monte Baldo, per intercettare congiuntamente i contributi regionali ed avviare il famigerato studio di fattibilità che costerà in totale 18.178€, di cui l’80% dalla Regione, mentre a ognuno dei comuni 1.211€.

Attualmente il disegno di legge proposto durante il Governo Gentiloni dal Nuovo Centrodestra per rendere obbligatoria la fusione sembra essere finito nel dimenticatoio e ad oggi anche al famoso studio non sembra essere stato dato seguito.

Mappa dei tre comuni

Se l’argomento vi interessasse particolarmente vi riportiamo le conclusioni a cui è arrivata la ditta, contenute nello studio ufficiale:

► I territori di Brenzone sul Garda e San Zeno di Montagna si prestano bene alla fusione, Ferrara di Monte Baldo presenta invece alcune difficoltà dal punto di vista logistico e territoriale che, pur non essendo ostacolo insormontabile, vanno affrontate in maniera più ampia e strategica, soprattutto in relazione alla modalità di erogazione dei servizi di base per i cittadini (è necessario costituire uno sportello ad ampia apertura oraria poiché risulta scomodo ai cittadini dover andare presso le sedi di Brenzone e San Zeno)
► Brenzone e San Zeno sono già in parte abituate a lavorare in maniera integrata (gestione in convenzione del Comando di Polizia, dei Servizi Cimiteriali)
► Dagli incontri con la popolazione sono emersi alcuni timori, una parte fisiologici di questi processi (perdita di identità, perdita di rappresentatività) mentre altri più specifici delle due realtà (differenza dimensionale e territoriale), che però, in particolare nel caso di Brenzone e San Zeno, non sono oggettivamente tali da ostacolare un processo che porterebbe benefici altrimenti non ottenibili in altro modo
► Esiste comunque una consapevolezza da parte di alcuni Amministratori, pur con tutti i dubbi del caso, che la fusione sia una strada necessaria da percorrere. La raccomandazione è che venga fatto in modo responsabile dagli Amministratori attuali (che devono prepararne le condizioni) e ancor più da quelli che verranno, guardando alle specificità territoriali, alle esigenze della popolazione e coinvolgendo, per quanto possibile, sempre i cittadini
► Le risorse economiche a supporto della fusione (sia quelle nazionali che quelle regionali) sono rilevanti e potrebbero permettere di impostare un “Ente Nuovo” in grado di fare un passo avanti e passare dalla gestione del quotidiano alla programmazione.

Vogliamo ricordare che questo articolo è stato scritto con il solo scopo di informare i cari concittadini. Ci siamo astenuti volutamente da qualsiasi giudizio positivo o negativo che fosse, limitandoci ad estrapolare e collegare i dati dai documenti e interpellando gli “addetti ai lavori”.
Un caro saluto,
Federico Guarelli
N. P.

By Federico Guarelli

Scrivo per La Voce delle Contrade fin dalla sua fondazione nel maggio 2020. Considero la trasparenza un valore fondamentale per la gestione della "cosa pubblica" e mi impegno in tal senso a diffondere e divulgare come vengono impiegate le risorse della comunità.